Irradiati dal gusto francese ed anglosassone tra il finire dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, il Liberty e l’Art Nouveau come correnti artistiche dominanti attecchiscono immediatamente a Roma in reazione alla austerità dell’epoca vittoriana producendo esempi solari di arti figurative, scultura e arredamento urbano su tutto il territorio cittadino. L’ispirazione provenne a questo movimento estetico da una attenzione maniacale ad un decorativismo che esprimesse elementi orientaleggianti ed esotici almeno quanto stilemi propri dell’epoca del rococò francese. Un altro obiettivo del liberty avrebbe dovuto essere quello di opporre ottima fattura artistica e artigianale alla serialità e al dilagante pessimo gusto del design degli oggetti prodotti dagli opifici della seconda rivoluzione industriale. Così Il quartiere Coppedè e la Villa delle Civette, parte di villa Torlonia divennero solo due tra i molti e più noti esempi di questa nuova sensibilità artistica che non faticò a trovare consensi tra le élites culturali del tempo e clienti facoltosi disposti a investire sui manufatti e l’architettura dello stile nuovo.
Roma, 24 febbraio 2017
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