Contemporanea

Della scarnificazione del dolore

Ron English rilegge il Guernica di Picasso

Partendo da un’opera di arte urbana che Ron English realizzò per Piazza Giustiniani a Roma, Ornella Massa confronta la lettura degli orrori della guerra fatta da Picasso con la rilettura di Guernica dello stesso Ron English.guernica2est

Molti anni fa vidi a Madrid, in una collocazione molto diversa da quella attuale, la gigantesca opera su tela di Pablo Picasso, Guernica. In fondo anche gli spagnoli avevano la possibilità di vederla solo da qualche anno dato che l’opera, per espressa volontà di Picasso, potè tornare in Spagna solo dopo la morte di Franco.

L’avevo vista molte volte sui libri e l’avevo studiata al liceo in una fortunata stagione in cui con il programma di storia dell’arte eravamo riusciti a valicare i confini dell’arte dell’ottocento e a fare un’incursione rapida in quella del novecento.

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Guernica – Pablo Picasso

Ma dalle pagine stampate non ero riuscita a percepire come il dramma potesse emanare forte da quella tela dipinta nei toni del bianco e del nero con solo qualche tocco di blu.

Senza il rosso e l’odore del sangue, senza le grida ed i rantoli degli uomini e degli animali che muoiono, lo strazio è forse ancora più grande.

Ho intuito solo più tardi che il dolore che una guerra riesce a generare è muto perché talmente grande, invasivo e pervasivo da far si che sia impossibile da raccontare a parole.

Il potere dell’immagine è in questo senso enorme e la scena apparentemente scarna e piatta di Picasso, priva di colore, priva di scenografia e tutto sommato immobile, restituisce un messaggio di assoluto dolore e di totale ingiustizia che forse sarebbe stato impossibile rendere in un’altra maniera.

La Battaglia di Ponte Ammiraglio - renato Guttuso

La Battaglia di Ponte Ammiraglio – renato Guttuso

Più tardi mi è capitato di vedere altre opere pittoriche in cui si sceglie di rappresentare la guerra, restituendo alla scena colori e movimento. E mi sono resa conto che in queste opere è come se il colore e l’azione distraessero l’occhio e facessero spostare l’attenzione non più sul fatto in se, sull’orrore della guerra e sulle sue conseguenze disastrose, ma la fissassero sui particolari pittorici ed artistici, sui colori appunto, sulla composizione della scena e sui movimenti. L’occhio e quindi il pensiero si attardano a considerare la precisione con cui il fatto è narrato. Sembra solo che l’astrazione, così come accade nell’opera del Guernica, possa restituire all’evento tutta la sua realtà. Così guardando il quadro di Guttuso l’attenzione è catturata dal rosso delle giubbe e dalla concitazione della scena più che dalla sua crudezza, mentre anche lì ci sono morti tra gli uomini e nitriti disperati di cavalli.

Guerra Civile (I morti di Piazzale Loreto) - Aligi Sassu

Guerra Civile (I morti di Piazzale Loreto) – Aligi Sassu

Appena più drammatica la scena di Aligi Sassu, dove attraverso l’immobilità della morte ci arriva la crudeltà della guerra e solo a latere, poiché sono partigiani, consideriamo che sono morti per una giusta causa. Ma alla fine anche qui il pensiero si ferma a considerare i rossi ed i blu, la loro alternanza, la loro disposizione sulla tela e perdiamo di vista il fatto che la tela pure vorrebbe narrarci. L’operazione che Picasso compie dipingendo la tela del Guernica nel 1937 è semplice e complicata insieme: parlare del bombardamento della piccola città di Guernica durante la guerra civile spagnola e, attraverso questo episodio cruciale per la storia di Spagna, parlare in realtà di tutte le guerre del mondo e di qualsiasi tipo di guerra. Da quella più manifesta condotta con le armi, ma anche di tutte quelle guerre invisibili condotte dai potentati economici, che con azioni molto meno evidenti, fanno ugualmente morti e provocano sofferenze indicibili. Un discorso che proprio in questi giorni è tornato prepotentemente attuale, ammesso che ci sia stato un momento in cui le armi, di qualsiasi tipo, abbiano mai taciuto.

Guernica (particolare) - Pablo Picasso

Guernica (particolare) – Pablo Picasso

La riflessione che l’opera di Picasso ci induce a fare con i suoi colori assenti è che qualsiasi sia il mezzo usato per condurre la guerra, il risultato alla fine è sempre lo stesso: a morire e soffrire sono soprattutto i civili indifesi sotto l’occhio vigile (?) di Dio che per Picasso è solo una lampadina incapace di gettare sufficiente luce, tanto che una lampada ad olio sembra fare luce maggiore.

Ad un Dio così sembra inutile rivolgersi, e si resta stupefatti ed attoniti. Ancora per Picasso la speranza di salvezza della gente normale è piccola e flebile come il piccolo fiore che sembra spuntare dalla spada spezzata del guerriero caduto che occupa la parte bassa della tela.

Guernica (particolare) - Pablo Picasso

Guernica (particolare) – Pablo Picasso

Tutti questi pensieri e queste riflessioni sono riemerse guardando delle vecchie foto di un’opera di Ron English che ha campeggiato per un lungo periodo di tempo su di un muro in Piazza Giustiniani a Roma. Il titolo era X Ray Guernica.

X Ray Guernica - Ron English

X Ray Guernica – Ron English

L’opera di Ron English nasceva da un’idea insieme semplice ma eccezionale: passare ai raggi X i personaggi della tela di Picasso, scarnificarli per scarnificarne il dolore e renderlo ancora più essenziale.

Se l’opera di Picasso è monodimensionalità, il passaggio attraverso i raggi X di Ron English, mentre toglie la carne denudando ancor più dolore, restituisce uno spessore, un volume ai corpi, che acquistano una sorta di tridimensionalità. La scena, nell’opera di Ron English, non è più vuota e scarna ma acquista una scenografia che completa e riempie senza mai prevaricare ciò che viene narrato in primo piano.

La scenografia che Ron English sceglie per il suo X Ray Guernica, forse non a caso, è l’Informazione. Quella per antonomasia. Quella dei giornali. Così sulla quinta scenica notizie, risalenti a tempi storici diversi, si intrecciano tra loro e rimandano alla scena in primo piano e a lei fanno da eco amplificandone la drammaticità.

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

War Bigins, La Guerra Inizia, si legge insieme alla notizia che in Oklaoma il tacchino arrostito costa 89 cent alla libbra e in primo piano il toro del Guernica, passato ai raggi X, sembra farci l’occhiolino. Leggiamo ancora che la flotta giapponese è sconfitta e il presidente John Kennedy muore e contemporaneamente tiene per mano sua figlia e uno scheletro di pterodattilo svolazza lì nei dintorni manco fosse la sua anima.

E ancora Marylin Moroe sorride triste tra le notizie, tra le quali c’è anche quella della sua morte, mentre due scheletri sorridono a lei e sembrano incoraggiarla a compiere quel difficile passaggio.

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

Il bambino morto, che la madre ormai ridotta a scheletro piange, giace su dei fogli di fumetto dei Puffi, gli unici ritagli che portano un po’ di colore alla scena. Una sottolineatura dell’inutilità della morte violenta e del fatto che essa arriva stupidamente a interrompere una vita che non si è ancora sviluppata ed attuata. La morte per altro arriva attraverso una mano, spesso incosapevole dei motivi, ancor più stupidamente armata.

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

Ed ancora leggiamo che il grande presente/assente della scena, Pablo Picasso, muore all’età di 91 anni, e che Nixon si dimette travolto dagli scandali mentre i Giapponesi bombardano l’Alaska e l’uomo passeggia sulla luna.

Il dramma per Ron English è totale. La devastazione della guerra è ancora più possente rispetto a quella che Picasso comunica attraverso la sua tela. Tanto che la piccola speranza che Picasso affidava al fiore nella mano del guerriero morto qui è scomparsa. Il guerriero caduto ha una testa che sembra essersi svitata dal corpo e la sua mano è incapace di sorreggere fosse pure il più piccolo fiore.

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

Ron English mantiene la necessità, il bisogno di tendersi verso Dio. Ma in questi tempi bui, questo tendere al trascendente sembra ancora più inutile, tanto che pure la fiammella della lampada ad olio si è spenta.

X ray Guernica (particolare) - Ron English

X ray Guernica (particolare) – Ron English

Le foto del Guernica e dei suoi particolari sono state scaricate dal web ai seguenti siti:


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