Recensioni

La cripta segreta dei sette anelli

di Luca Volponi

Luca Volponi scrive, per Amici di Roma Felix, una breve recensione sul nuovo libro di Leandro Sperduti, apprezzata guida ed affabulatore di alcune delle nostre passeggiate nella Roma antica e non solo.

 

L’idea è semplice e come tutte le cose semplici funziona a meraviglia: ridonare interesse al mondo antico e al

La copertina del romanzo di Leandro Sperduti

La copertina del romanzo di Leandro Sperduti

passato della nostra civiltà intrecciando storie al presente. Ci aveva già provato nel primo romanzo Leandro Sperduti, “I sette arcani del Vaticano” (Newton Compton, ppgg. 335, euro 9,90) che racconta la storia della ricerca impossibile dei sette pignora imperii, oggetti sacri ai quali i romani credevano che fossero affidate le difese magiche della città eterna. E ora, nella seconda fatica letteraria, s’addentra nel genere del giallo archeologico avendo, “La cripta segreta dei sette anelli” (Newton Compton, ppgg. 288 euro, 9,90) un argomento spinoso almeno quanto affascinante da sviscerare: il rapporto solido ma non ancora troppo approfondito tra il cristianesimo delle origini, almeno quello di ascendenza etno-cristiana, con una delle religioni misteriche più oscure e non del tutto decriptate dei primi secoli dell’Impero ovvero il mitraismo.

La fascinazione dei romani per questo dio minore del Mazdeismo, Mithra, ha un’origine abbastanza certa ossia la campagna di Pompeo Magno contro i pirati cilici che funestavano il mediterraneo nel 67 a. C. contrastando gli enormi interessi commerciali di una Roma agli sgoccioli dell’esperienza repubblicana.

Mitreo di Santa Prisca - Roma

Mitreo di Santa Prisca – Roma

Quei marinai bucanieri sconfitti portarono nella loro schiavitù a Roma il loro culto orientale facendolo così conoscere a tutti. Per i romani divenne una religione misterica dalla quale avere risposte sulla vita dopo la morte ossia un culto chiuso con diversi gradi d’illuminazione ai quali accedevano solo gli iniziati – esattamente sette come i gruppi di adepti che presenziavano ai riti vicinali e come i sacramenti cattolici – e con una gerarchia rigida e una ripartizione di ruoli nitida e precisa. La partecipazione ai riti era solo maschile ed ebbe una rapida e vincente diffusione in tutto l’Impero almeno fino all’editto teodosiano del 391 d.C. che metteva al bando formalmente tutti i culti pagani. Sul solo confine renano si contano ad oggi almeno seicento mitrei a segno della fortunata diffusione tra i soldati e le classi subalterne della devozione al dio ragazzo della tauroctonìa.
Alcuni studiosi ritengono però che il mitraismo restò vivo almeno fino al sesto secolo d.C. e che in maniera invasiva determinò e suggerì molti dei dogmi, delle credenze, delle feste, delle organizzazioni gerarchiche e delle ritualità al cristianesimo e ai suoi infiniti affluenti eresiali tra i quali l’arianesimo e il manicheismo.

Mitreo del Circo Massimo - Roma

Mitreo del Circo Massimo – Roma

L’analisi stilistica del romanzo indica un narratore onnisciente ed eterodiegetico ossia esterno al racconto, un intreccio complicato ma lineare, una buona caratterizzazione dei personaggi che risultano molto meno appiattiti sul protagonista o sul deuteragonista – come avveniva nel primo romanzo – e delle sorprendenti trovate narrative che innescano con precisione gli eventi descritti in un caleidoscopio di colpi di scena imprevedibili degni dei migliori giallisti in circolazione. La trama svolge la funzione fondamentale di nutrire il lettore di informazioni di ultimissima formulazione sui rapporti simbiotici tra le due religioni orientali.
Il ritrovamento ai giorni nostri del cadavere di un antichista alla foce del Tevere, vestito in abiti rituali scambiati per femminili, avvia un’indagine condotta da un’avvenente capitano dei Carabinieri, da un maresciallo solerte e dall’alter ego dello scrittore, l’archeologo Lorenzo Sarti. A questa prima morte misteriosa si aggiunge un agguato, in perfetto stile mafioso, sulla Roma-Fiumicino che costa la vita a un pope ucraino e origina la sparizione di una valigetta dal prezioso quanto sacratissimo contenuto. E nello svolgersi serrato dell’azione narrativa i due assassinî si riveleranno tra loro intimamente connessi e suggeriti da poteri immensi e inimmaginabili.

Mitreo Barberini - Roma

Mitreo Barberini – Roma

L’autore tesse con sagacia così tre storie millenarie: quella della Chiesa occidentale cattolica, quella dei Patriarcati di Mosca e Kiev in eterno conflitto e quella di una setta rediviva intranea al cattolicesimo – e qui sta la fictio narrativa – che si scoprirà essere di ascendenza mitraica.
La rapida sinossi purtroppo non rende appieno la complicata vicenda dei fatti narrati ma serve almeno a non svelare completamente l’esito sconvolgente del racconto che avrà per faro la Basilica di San Clemente, quarto Papa romano, e lo sfondo eterno di Roma e delle infinite storie cha ha da narrarci.


Nessun commento

No comments yet.

RSS feed for comments on this post. TrackBack URL

Sorry, the comment form is closed at this time.